mercoledì, settembre 10, 2008

La leggenda del Figlio del vento

Il figlio del Vento

C'era una volta.... il Vento del Nord che aveva uno splendido figlo, luminoso e candido come il mondo di ghiaccio che abitava, da quando il gelido vortice del padre lo aveva generato. Come tutti i giovani lui desiderava viaggiare e misurare il creato con i suoi pattini; chiese allora al Vento del Nord che gli lasciasse visitare la terra degli uomini.
Il Padre acconsentì, ma lo mise in guardia:- sei troppo diverso da ciò che la mente umana è abituata a figurarsi, da ciò che i loro occhi possono percepire. Bada che gli uomini non potranno sostenere la tua velocità.- il giovane si avventurò sulle estreme terre di Abruzzo presso la corte del Cavalier Miconi di cui divenne presto il prediletto, e queste terre trovò belle e degne del suo passaggio e pure gli uomini che le abitavano parvero a lui creature gentili (con le dovute eccezioni :-)). E si addolorò, il figlio del Vento per la sorte degli umani che cadevano a terra abbacinati, quando come un fulmine passava loro vicino.
Tornò al mondo dei ghiacci, allora, chiedendo aiuto al padre, poiché desiderava ancora viaggiare per la terra degli uomini d'Abruzzo, ma senza recare loro danno. E il Vento del Nord accolse le sue preghiere e lo mutò, soltanto un poco, dando lui un'apparenza sempre colma di bianco splendore, ma tollerabile per gli uomini che si fossero trovati a guardarla. Così ecco, che il figlio del Vento tornò sulle estreme terre d'Abruzzo
nelle spoglie di Gregory Duggento il leggendario Campione del mondo della velocità estrema che ancora una volta è salito con merito e di diritto sul suo trono.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Bellissima!!!

Anonimo ha detto...

Luciano,
grazie mille è fantastica!
Gregory

Anonimo ha detto...

questa leggenda ankora nn la conoscevo........comunque è forte.
ciao

Anonimo ha detto...

Complimenti...è una delle cose più belle e simpatiche che siano state pubblicate durante la carriera sportiva di Greg.
Solitamente le cose più belle vengono fuori da amici Veri perchè mossi da un legame affettivo interiore sempre più raro in questa società. Signori è questo il lato più affascinante dello sport!!!