PRIMI RISULTATI PER L'ITALIA E PER IL C.P.G.A.
E’ così, Gregorio Duggento ha dovuto lasciare il titolo dei 300 su pista, dove comunque mantiene il primato del mondo conquistato a Ostenda nel 2003, al suo rivale di sempre Kalon Dobbin della Nuova Zelanda. Già dalle semi finali si è respirata quest’aria negativa nei confronti delle performances di Gregory, infatti Dobbin ha conquistato la prima piazza anche nelle qualificazioni. In mezzo ai due si è infilato anche Joey Mantia Statunitense. Nelle semifinali Gregory fermava il cronometro nei 100 mt a 9,295, ed ai 300 a 25,234 con il giro lanciato a 15,939 contro Dobbin che un 9,419 sui 100 mt, chiudeva con 24,770 ma in più il giro lanciato di Dobbin aveva un tempo molto al di sotto di Gregory infatti nel lanciato l’atleta della Nuova Zelanda faceva registrare un 15,351. In finale non cambiava nulla, con tantissima suspance in pista uno dopo l’altro partivano questi meravigliosi campioni e tutti ad aspettare l’esito della sfida tra i tre papabili al titolo del mondo. Gregory terminava con 25,152 con i primi 100 metri in 9,301 ed il giro lanciato a 15,851, Joey Mantia con 25,133 con i primi 100 metri in 9,453 ed il giro lanciato a 15,680 mentre Dobbin vinceva con 25,055 con i primi 100 metri in 9,482 ed il giro lanciato a 15,573. Le gare sono finire alle 8,30, e l’unico rammarico che alle premiazioni erano rimasti solo gli addetti ai lavori e pochi spettatori di cui molti erano genitori. Tanto per la cronaca di tribune piene se ne vedevano solo 3 per un totale di forse 2000 persone
E’ così, Gregorio Duggento ha dovuto lasciare il titolo dei 300 su pista, dove comunque mantiene il primato del mondo conquistato a Ostenda nel 2003, al suo rivale di sempre Kalon Dobbin della Nuova Zelanda. Già dalle semi finali si è respirata quest’aria negativa nei confronti delle performances di Gregory, infatti Dobbin ha conquistato la prima piazza anche nelle qualificazioni. In mezzo ai due si è infilato anche Joey Mantia Statunitense. Nelle semifinali Gregory fermava il cronometro nei 100 mt a 9,295, ed ai 300 a 25,234 con il giro lanciato a 15,939 contro Dobbin che un 9,419 sui 100 mt, chiudeva con 24,770 ma in più il giro lanciato di Dobbin aveva un tempo molto al di sotto di Gregory infatti nel lanciato l’atleta della Nuova Zelanda faceva registrare un 15,351. In finale non cambiava nulla, con tantissima suspance in pista uno dopo l’altro partivano questi meravigliosi campioni e tutti ad aspettare l’esito della sfida tra i tre papabili al titolo del mondo. Gregory terminava con 25,152 con i primi 100 metri in 9,301 ed il giro lanciato a 15,851, Joey Mantia con 25,133 con i primi 100 metri in 9,453 ed il giro lanciato a 15,680 mentre Dobbin vinceva con 25,055 con i primi 100 metri in 9,482 ed il giro lanciato a 15,573. Le gare sono finire alle 8,30, e l’unico rammarico che alle premiazioni erano rimasti solo gli addetti ai lavori e pochi spettatori di cui molti erano genitori. Tanto per la cronaca di tribune piene se ne vedevano solo 3 per un totale di forse 2000 persone
Anyang - Korea del Sud - Mario Miconi
luciano luciani, chiara luciani, cpga, l'aquila, campionati italiani pattinaggio, campionati europei pattinaggio, campionati del mondo di pattinaggio, Prof. Luciano Luciani
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